L’effetto positivo è, in molti casi, quello di distribuire meglio ogni sforzo su tutto il corpo, riducendo e prevenendo i dolori e le tensioni che si accumulano a causa della ripetitività dei gesti quotidiani e della sedentarietà.
L’aggettivo “dolce” può tuttavia trarre in inganno: è vero che lo sforzo fisico è minimo, ma si tratta di un lavoro complesso in cui ogni parte del corpo collabora al raggiungimento di un nuovo equilibrio.
La ginnastica dolce si propone dunque l’obiettivo di lavorare in modo disteso e non eccessivo, educando a rilassare la muscolatura eccessivamente contratta, sollecitando quei muscoli che non vengono mai presi in esame, cercando poi di tonificare anche la muscolatura profonda.
La persona è considerata nella sua globalità, la percezione che il paziente deve avere non è solamente segmentaria ma volta a saper “ascoltare” i gruppi muscolari. Ogni parte è vista nella sua relazione con le altre e con l’intero organismo. Il ritmo del lavoro è più vicino a quello naturale e i movimenti rispettano l’armonia anatomica e fisiologica.
A CHI SI RIVOLGE
E’ un lavoro adatto a persone di tutte le età. Possono utilizzarlo anziani, adolescenti e donne in gravidanza, chi soffre di mal di schiena, chi ha artrosi o rigidità articolari, chi per motivi professionali assume atteggiamenti e posture costrittive. Questo metodo è rivolto anche a tutti coloro che vogliono raggiungere una migliore conoscenza del proprio corpo ed una maggiore consapevolezza di sé e del proprio movimento.
SU COSA LAVORIAMO
- MUSCOLI per distenderli ed allungarli
- RESPIRAZIONE E DIAFRAMMA: per renderci consapevoli della loro dinamica e liberartà.
- PIEDI: spesso dimenticati, rendendoli sciolti, mobili e vitali e migliorando la loro capacità di appoggio e di sostegno
- ASCOLTO DEL PROPRIO CORPO E A CIO CHE SI FA